In Oriente hanno identificato nel silenzio, il mantra più potente. Man-tra significa “andare oltre la mente razionale”: ed è proprio il silenzio che ci aiuta ad andare oltre la razionalità.
In origine da neonati, nei primi mesi di vita, eravamo pura percezione, comunicavamo attraverso la sensorialità e attraverso il linguaggio non verbale riuscivamo a cogliere tutte le informazioni necessarie, eravamo in contatto con l’origine, con la nostra parte più pura: la nostra stessa Essenza.
Allo stesso modo il silenzio e la contemplazione del silenzio ci permettono di fare esperienza dell’originale contenuto in noi, ad attingere energia dalla nostra parte più intima, a collegarci a parti di noi che ci aiutano anche a generare un processo di rinnovamento organico, di riposo, di riequilibrio.
Quando ci sentiamo sommersi da rumori, pensieri, problemi che arrivano da ogni dove desideriamo il silenzio che ci pervade con un senso di pace; e quanto invece temiamo il silenzio e non sappiamo il perché?
—>Nel silenzio troviamo le risposte che una mente troppo rumorosa non sa dare.
Vi siete mai chiesti perché nei luoghi sacri come chiese o templi è imposto il silenzio? Perché nelle preghiere e nelle litanie religiose il sottofondo è proprio il silenzio?
Le risposte non possono essere tra queste parole; è l’esperienza fondante che ci dà l’opportunità di trovare la chiave d’accesso a queste domande, che ci apre a piani più alti dell’Essere.
—>Questa opportunità aperta a tutti,
ci porta a valorizzare la quotidianità e a sacralizzarla con la nostra più autentica e consapevole presenza. Nel silenzio, comprendiamo l’origine del suono e della parola, l’origine stessa della Vita.